Autore: Elizabeth Chadwick
Titolo: “La corona contesa”
Editore: TRE60
La trama:
1125. In Germania, la giovanissima Matilde è un’amata imperatrice in qualità di moglie di EnricoV, imperatore del Sacro Romano Impero. Il marito muore e lei torna in Inghilterra dal padre e dalla matrigna Adeliza, che ha quasi la sua stessa età.
Il padre di Matilde ha dei progetti e, per accrescere il suo potere, la obbliga a sposare Goffredo d’Angiò, poco più che un bambino, ma già molto arrogante e prepotente.
Il rapporto tra loro è molto difficile, Matilde resiste a ogni tentativo di sottomissione, ma spesso deve soccombere e, alla fine, arrendersi. Quando muore suo padre, re Enrico I, Matilde viene privata del suo diritto a diventare regina e spodestata dal cugino Stefano, che ritiene di dover essere lui a regnare.
Matilde è determinata a conquistare la corona d’Inghilterra, appoggiata soltanto da Adeliza, la sua matrigna, che però ha sposato in seconde nozze uno dei più fedeli sostenitori di Stefano I. Matilde affronterà parecchie sfide e molte cose succederanno. Avrà sempre la devozione e il sostegno di Brian FitzCount, uno dei suoi cavalieri, ma riuscirà a conquistare la corona?
Il suo primogenito Enrico mostra, fin da piccolissimo, grande forza di volontà e carattere molto determinato, come il nonno materno. Se Matilde non dovesse riuscire a diventare la regina d’Inghilterra, lui sa di avere il diritto di diventare re e mostra, fin da piccolo, arroganza e attitudine al comando.
Adeliza ha sposato in seconde nozze Elmo e il loro è un matrimonio molto felice, anche se i due sposi avranno sempre opinioni diverse sulla politica.
Adeliza, infatti, appoggerà sempre Matilde, mentre Elmo non verrà mai meno al giuramento di fedeltà fatto a Stefano. Matilde e Adeliza sono entrambe protagoniste e, anche se si troveranno su fronti opposti, si sosterranno sempre reciprocamente
.
Matilde è forte, coraggiosa e determinata, Adeliza è più spirituale e all’apparenza fragile, ma sa dimostrare forza e capacità di mediazione.
Il commento:
L’Autrice è molto brava nel descrivere il lato umano dei personaggi, le varie trame politiche e i luoghi.
La lettura è piacevole, anche se a volte sembra ripetitiva.
È un bel libro, non entusiasmante ma gradevole per chi ama il genere medievale.
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