Lucido le cromature
di ali semivisibili,
figlio bastardo
d’ eventi esterni,
per liberarmi dalla rete,
da lingotti di piombo appesantita.
L’ impatto emotivo
di tracce olfattive,
lascia sensazioni
di movimento fluido,
a completare circuiti
d’ immateriali aggressioni.
Sono spiffero vagante
su pascolo montano,
imbiancato in cima
ad una discesa.
Gonfiando il petto,
e drizzando le spalle,
m’ incontro con l’ ignoto,
limbo di domande inespresse.
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