L’Immacolata Concezione di Valerio Aretino

DI VANNI CAPOCCIA

 

il dogma cattolico dell’Immacolata concezione proclamato l’8 Dicembre del 1854 non riguarda, come molti ritengono, il concepimento di Gesù, ma il fatto che la Vergine Maria essendo stata scelta da Dio per portare in grembo il Figlio fattosi uomo fosse venuta al mondo senza peccato originale.

Un tema sul quale nella Chiesa si sono battuti, sbattuti e hanno discusso per secoli e che appare anche in opere d’arte.

Come possiamo vedere ne “L’Immacolata concezione” di Valerio di Agostino Olivieri (Valerio Aretino) nei depositi della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Dove tra Dottori della Chiesa, Papi, vescovi, teologi, personaggi biblici, profeti, volumi, pergamene, corpi umani che riempiono il quadro, sapienze che si confrontano e scontrano, voci che si accavallano la disputa è resa in tutta la sua passione e in tutti i suoi contrasti, al punto che il chiasso che nasce dal quadro esce da esso e arriva fino a noi che lo guardiamo.

E siccome l’arte non ci parla solo del passato ma serve a capire il presente che viviamo, guardando e ascoltando l’Immacolata concezione di Valerio Aretino non si può non pensare alle eterne e inutili discussioni delle tante anime perse della sinistra che, prive di un Papa in grado di mettere un punto fermo con un suo dogma, disputano non sapendo più nemmeno loro di cosa e per cosa stiano disputando.

 

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità