di Chiara Farigu
Negli ultimi giorni le sue condizioni di salute, già precarie da molto tempo, si erano ulteriormente aggravate. L’invito di papa Francesco a pregare per il papa emerito non lasciava presagire niente di buono.
Lascia oggi la vita terrena Benedetto XVI, all’età di 95 anni, passato alla storia come il Papa che rinunciò al soglio pontificio per poi rifugiarsi nel Monastero ‘Mater Ecclesiae’ e dedicarsi alla preghiera e ai suoi studi.
“Ben consapevole della gravità di questo mio atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro, a me affidato per mano dei cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”.
Era l’11 febbraio del 2013 quando papa Ratzinger fece questo annuncio a sorpresa parlando in latino davanti ai cardinali durante il Concistoro ordinario in Vaticano per la canonizzazione dei circa 800 martiri di Otranto e di due monache spagnole.
La notizia, battuta dall’Ansa, fece immediatamente il giro del mondo. Una scelta motivata dalle sue condizioni di salute, ritenute non più idonee ‘per esercitare in modo adeguate il ministero pietrino’.
Una scelta ponderata con la giusta consapevolezza della quale non si è mai più pentito, come ha più volte ha poi ribadito a quanti glielo hanno chiesto. Una scelta che gli ha consentito di dedicarsi alle sue passioni: lo studio della teologia, l’ascolto della musica classica, gli esercizi al pianoforte, la lettura. Senza però mai tralasciare di continuare a interessarsi degli avvenimento del mondo.
Dell’amicizia con papa Francesco è lo stesso Bergoglio a renderla nota ogni qualvolta si è recato in visita per chiedergli qualche consiglio o semplicemente per pregare con lui.
La notizia della sua scomparsa in pochi minuti ha fatto il giro del mondo. Sulle prime pagine della carta stampata regna sovrana la sua biografia, le sue luci e anche le ombre che hanno accompagnato il pontificato.
A noi piace ricordarlo così. Attraverso gli occhi dell’artista sardo Stefano Pani che lo ritrae di spalle mentre osserva un paesaggio campestre incurante del vento che fa svolazzare la tunica bianca mettendo in risalto le scarpe rosse da ‘sovrano’.
*Dipinto di Stefano Pani con artista
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