Sono in un curioso
e fragile
stato d aspettativa,
temperato dalla diffidenza.
Sento appassire la ragione
in vetrine impolverate,
l’ anima sospesa
sopra un abisso,
scivolata in torrenti
d’ amari pensieri.
La sorgente di umanità
nella corruzione del mondo
lascia deboli tracce,
sommessi fruscii,
precipitando
in stagno profondo,
dove affogare.
La tempesta
si scatena nel cuore,
e mi fa barcollare.
Sentinelle di pietra
sorvegliano serpenti
incantati da note di flauto,
suono di verità.
L’ invito è rifiutato.
La terra ruota
su un fuso di dolore,
l’ umiltà umiliata.
©® Foto di Fedele Boffoli
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