E mai come adesso si è sentito quel vuoto dentro, quella mancanza, quel desiderio, quel silente scambio di se stessi con un’amicizia vera e impegnativa, pura come l’acqua cristallina e vera come la vita che insieme è vissuta e pensata, lottata e amata.
E mai come adesso ci siamo sentiti sbranati e sviscerati dei nostri puri e intimi sentimenti, delle nostre segrete strade emozionali e estraniare al mondo affacciato alle finestre o sui visori di computer i nostri bisogni affettivi.
Mai come ora, ci siamo trovati a sfoderare pubblicamente anche il più segreto amore che poi forse è un amore “diverso” o solo amante o addirittura un’amicizia che volevamo tenere esclusiva “esclusivamente”.
E mai come adesso ci hanno torturato nel nostro cuore, hanno agito come si fa con un semplice straccio, strizzati di ogni puro e leggero sentire dentro, gocce di amore se non di sangue, sono uscite da quella fastidiosa ricerca del tuo io, l’io maggiore, per deturparlo e pubblicarlo pure all’angolo più in vista di una nazione obbligata, tutta quanta, a dimenticare del bene e agire meccanicamente.
E mai come adesso sorge la rabbia e il forte rancore, perchè non si può gestire un sentimento, non si può e non si deve attribuire ciò che devo o non devo amare, ciò di cui che devo o non devo sentire la mancanza e il desiderio, perchè io posso ugualmente avere nel mio intimo desiderio immane un amico/a che forse ha valore maggiore per il mio esistere “esistenziale” senza che sia ritenuto solo un “superfluo” perchè non rientra nel girone del familiare.
E mai come adesso si sentono le voci a contestare ma le nostre sono solo urla verso orecchie che non hanno da rendere conto del loro intimo sulle facce della gente.
Mai come adesso vogliamo tornare a vivere, ci muoviamo confusi cercando di riprendere in mano la nostra vita, segnata, agitata, privata di molto, alla ricerca di tutto…
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