Cesare Colasanti è una promessa mancata del calcio.
Un infortunio all’esordio tra i professionisti gli ha stroncato la carriera.
Ma quella professionale non è l’unica partita che Cesare ha perso.
Le ha perse tutte. Con la moglie, il figlio, le donne, la serenità.
Un nuovo equilibrio non è facile trovarlo.
Eppure non è il “classico” calciatore.
Con gli anni ha cercato una vita da uomo qualunque. Niente eccessi.
Niente auto sportive o vita mondana.
Niente tatuaggi o rasatura perfetta. Anzi.
Si è sposato e ha avuto un figlio.
Ha un lavoro da impiegato. Ha oculatamente investito dei soldi per comprare un appartamento. Ci potrebbero essere tutti gli elementi per una vita non agiata ma tranquilla.
Eppure non è così. Il matrimonio va a rotoli. Le donne lo usano. E, per livore nei confronti della vita, i rapporti col figlio si compromettono.
Un uomo che suscita compassione. Perché bisognoso semplicemente e umanamente di affetto.
Una vita talmente avversa da diventare una bomba ad orologeria. E la miccia non è difficile trovarla. Soprattutto attingendo al passato.
L’autore ci conduce in questa spirale mentale animando una trama di forte impronta cinematografica grazie ad un ritmo veloce ed incalzante.
La concretezza delle informazioni accelera il passaggio da un capitolo all’ altro invogliando il lettore nella prosecuzione della lettura.
Semplice ma ben congegnato.
Immagine tratta dal web
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