Menzogne bestiali

DI DANTE IAGROSSI

 

Di bugie, noi, ne diciamo abbastanza. Per scherzare, per convenienza, per nascondere problemi, o segreti compromettenti e così via.

Nel web appaiono invece le famigerate “fake news”, vere e proprie balle appariscenti, allo scopo di disinformare, creare scandali, anche in contrasto evidente con opinioni e affermazioni scientifiche ben assodate.

A volte con conseguenze negative non trascurabili su una larga fascia di popolazione.
Anche gli animali di molte e diverse specie mentono, in modo diretto, oppure più o meno “velato”.

Nella continua lotta per la vita, anche le molteplici forme di mimetismo si possono ritenere speciali “menzogne visive” escogitate dalla spinta evolutiva per nascondersi ai propri nemici negli ambienti di vita (persino fingendosi morti!).

Oppure al contrario, per evidenziarsi e simulare possesso di potenti veleni e temibile aggressività.
Sono soprattutto le scimmie, in particolare i macachi, e certi uccelli, che si distinguono nell’arte sottile delle bugie, mostrando così particolari capacità di ragionamento e quindi di intelligenza.

Qualche esempio significativo.
Due scimpanzé maschi, avendo osservato una femmina molto svelta e abile nel trovare cibo nascosto, la inseguono e con un forte spintone, se ne appropriano loro.

Allora la femmina in seguito, per evitare altre fregature, si recherà verso un cespuglio qualsiasi, frugandovi bene, come se contenesse cibo. Un astuto depistaggio! I due arrivano convinti di trovare da mangiare, perdono tempo a cercare, mentre lei senza  troppi disturbi si potrà recare al cespuglio giusto.

A scimmie di tre specie diverse è stato insegnato come raggiungere il cibo. In un secondo momento, esse sono state messe in gabbia con altri elementi della stessa specie. Gli individui subordinati approfittano dei momenti di distrazione dei dominanti per procurarsi il cibo.

Nei macachi questo comportamento risulta assai marcato: nelle loro società la gerarchia è assai rigida, per cui i dominanti hanno il privilegio di prendersi subito il cibo migliore, a discapito degli altri di rango minore.

Anche gli uccelli possono rivelarsi abili mentitori. I gracchi (famiglia Corvidi) adoperano particolari e specifici gridi di allarme in caso di pericolo. Ma se avvistano una buona preda, lanciano false grida di allarme per allontanare possibili concorrenti.

Anche tra certe averle amazzoniche, formicarie e ad ali bianche, la sentinella grida alla vista del falco, il nemico più pericoloso. Si è visto che tale segnale viene adoperato anche senza falchi in giro, per tenere lontani i concorrenti che potrebbero ambire alla stessa preda.

I corvi non sono certo da meno in fatto di furbe bugie. Può succedere che, se qualcuno nasconde in un certo posto il cibo, questo in sua assenza gli viene sottratto da uno che ha assistito alla scena.

Allora i corvi, danno uno sguardo in giro, per controllare la presenza di “spioni”: se ce ne sono, vanno a nascondere il cibo in posti appartati più sicuri, senza che la presenza di altri corvi, possa rendere meno sicuro il nascondiglio scelto. Sono specialmente i ladri più esperti a prendere tali efficaci precauzioni!

In conclusione, si può dire che non solo gli esseri umani possono mentire in modo subdolo e determinato, ma tanti animali lo sanno fare di proposito, soprattutto per difendere ed assicurarsi la necessaria porzione di cibo.

Le circostanze precarie aguzzano davvero il loro ingegno!

Immagine tratta dal web

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