Mi manca il nostro voler vivere insieme

DI GIOVANNI DE LUCIA

Ho contrabbandato migliaia di sogni, preziosi e delicati come spuma del mare, ma non ne ho mai rubato uno. Volevo solo il mio giusto compenso, una pietra che si confondesse con il Mare, trasparente come le sue lacrime ed azzurra come i suoi occhi.

Ma possono mai le pietre nascondere, custodire quel che saremmo voluti essere? Una pietra per un sogno, un sogno per una vita. Mi manca il nostro voler vivere insieme.

Un epoca si è conclusa, è bastato un colpo di vento per sincronizzare i respiri, per costringere tutti a guardare verso la stessa direzione. Ma non io, io torno ai nastri di partenza, perchè mi mancano i pensieri che mi hanno accompagnato durante tutte le mie notti.

Mi manca quel tascapane nel quale avevo stipato tutte le lacrime di una vita, quelle di gioia, quelle di rabbia e di dolore. Ho vissuto la mia corsa con la stessa sensazione di chi corre la sua ultima Parigi Dakar.

Ho mischiato Lei nel frullatore dei miei giorni, cercando di creare quell’elisir che mi avrebbe portato lontano da me. Invece mi ritrovo abbracciato come mai e come sempre allo stesso bicchiere rigato e con quel vago sapore di sale.

Mi manca l’azzurro dei tuoi vicoli antichi, mi manca quell’odore di mare, i tavoli sui quali si giocava a dadi tra un pastis ed un altro. Di te non mi rimane che il profumo d’arancia di cinque navettes, che conservo come una reliquia. Ci vuole coraggio per viverti, ci vuole incoscienza nel lasciarti, ma io dovevo seguire quell’improvviso raggio di luna che si specchiava nel pozzo della mia anima. Una sorta di eclissi di noi.

Già, ma come tutte le cose che passano, così è passata anche quest’epoca tra un nonsense e una sindrome di Stendhal. Ho opposto alle sue paure tutta la forza che avevo dentro, ma l’amore va vissuto con animo sfrontato ai limiti dell’anarchia e lei è sempre stata inquadrata come un soldatino di piombo, pronta per essere fusa in una pallottola assassina.

Mi manchi tu e quegli abbracci che solo tu sapevi darmi e allora brindo al mio ritorno a te madre, amica, compagna, a Marsiglia, ai tuoi pirati, alle tue prostitute e ai miei sogni, che solo tu sai custodire.

Immagine tratta dal web

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