Mi pensi mai?

DI LUCIANA IBI

in questi lunghi
strani giorni
spesi a rincorrerci
su linee parallele.

Tu
straniero su una lontana Galassia
Io
imprigionata in una lacrima.

Com’è piccolo il mio mondo.

China a terra,
capelli incolti,
scalza ,
su un’ arida terra senza frutti,
cerco di ricomporre
vecchie stracciate vesti,
residuo di tempi d’oro.

Tu
fiero, alto, altero
fra le mani
hai potenti armi
e
l’armatura
cela Sentimenti
con cui hai rivestito il Cuore.

Mi pensi mai…
..quando divento fuga
e
abbandono prigioni
che mi sono costruita.

Tutte le lacrime spese,
sono Tempeste in mare aperto
ed io,
un Veliero
che fra le onde
cerca scampo.

Fradicia,
in piedi su quella tolda,
costruisco Sogni.

Non so far altro…
è così che mi pongo in salvo…

..e voglio dirti,
se mai mi pensi,
che vengo da lontano,
per questo ho piedi laceri.

A lungo
ho camminato
su sagge parole
scritte dagli Antichi.

Salire quei gradini,
ad uno ad uno,
ha reso limpidi
gli Orizzonti
ma ,
c’è una cosa
che forse ignori…
..la mia sete di comprendere
è umanamente grande.

Non abito l’Olimpo.

Io
seguo Ulisse
e
le sue conquiste.
Fra le mani
non ho una tessuta Tela
ma
Reti che riparo
senza sosta.

 

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