Migranti. Nel Mediterraneo, una strage senza fine

DI MICHELE PIRAS

Sembrano addormentati, ma sono morti.
Naufragati davanti alla costa libica.
Sono morti, insieme a altri cento, erano esseri umani.
Sono morti e non è umano continuare a voltarsi dall’altra parte, limitarsi a registrare i fortunati che riescono ad arrivare fin qui, da noi, in un porto sicuro.
Sono morti, a poche ore dalla morte di #Joseph e come #AlanKurdi, come accade ogni giorno che passa in questa strage senza fine.
In quell’immenso cimitero che chiamiamo Mediterraneo servono canali umanitari, serve un’altra politica per la Libia, per la gestione dei flussi migratori, per l’accoglienza, per la ricostruzione dello Stato libico, per la cooperazione internazionale, per lo sviluppo e la pace.
E serve ora.
***Immagine tratta dal web

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