Morire di lavoro per sei euro l’ora

DI MICHELE PIRAS

È morto di caldo e di fatica a 27 anni, nei campi della Puglia, dopo aver zappato la terra per otto ore di seguito senza mai fermarsi.

Sei euro l’ora.

Quaranta gradi sotto il sole.

Camara Fantamadi era arrivato in Italia dal Mali nel 2018 ed è morto di sfruttamento.

Uno di quelli di cui si dice che vengono qui perché diamo loro un sacco di soldi sottratti agli italiani.

Uno di quelli di cui si dice che girino coi rolex e il telefonino di ultima generazione.

Uno di quelli di cui si dice che vengano a rubare e a stuprare.

Uno di quelli che vengono accusati di voler islamizzare l’Europa.

Morto di sfruttamento, con la testa china e la schiena curva sulla terra.

Come tanti nostri connazionali morti all’estero, sepolti in una miniera o costruendo una ferrovia, devastati dalla fatica.

Ancora una volta varrebbe la pena di ripensare alla guerra fra gli ultimi e i penultimi che hanno scatenato, alla menzogna del razzismo, agli stereotipi e ai pregiudizi, all’odio e alle bugie.

E dovremmo tutti ricominciare a odiare la povertà, non i poveri.

Immagine tratta dal web

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