Natura e cambiamenti climatici

DI RICCARDO ANCILLOTTI

E’ un’arma di distrazione di massa ogni volta premettere che un disastro naturale e’ causa dei cambiamenti climatici?
Si, che lo e’. E lo e’ di piu’ da noi che non siamo in Groenlandia, o nel Circolo Polare Antartico.

Ogni danno in questo modo ha una spiegazione che toglie dall’imbarazzo chi negli anni doveva occuparsi del territorio e non lo ha fatto mai abbastanza. Anzi, per motivi di consenso elettorale, delle volte e’ andato nella direzione opposta!

Gestire il territorio e le sue ricchezze naturali, presuppone conoscenze.
Ognuno avrebbe dovuto mettere a disposizione le proprie e chi non ne aveva avrebbe dovuto farsi da parte, ma cosi’ non e’ stato!

Parlando di piante ed alberature di alto fusto, sia in aperta campagna che nel verde pubblico, si sono ignorate le piu’ elementari tecniche di allevamento e di scelte varietali.

Non si possono privare, ad esempio, i pini adulti di parte del loro apparato radicale di sostegno e pensare che la pianta continui a vivere senza perdere stabilita’!..

Allo stesso modo non si possono fare impianti arborei boschivi, senza fare la dovuta cura annuale dei medesimi (pulizia del sottobosco, diradamento delle ceppaie e dei sesti d’impianto).

Per non parlare degli interventi di regimazioni idrauliche, da effettuare funzionalmente agli impianti in essere e non per esigenze diverse (transito con mezzi a motore, ecc.).

Che i viali di pini non fossero piu’ funzionali alla circolazione di auto, su strade regolarmente asfaltate, lo si capiva gia’ trenta anni fa, ma spesso si e’ continuato come niente fosse!

Che i platani soffrono l’inquinamento atmosferico (che li fa marcire all’interno del tronco!) dovremmo saperlo se ci vogliamo occupare della cosa pubblica. O no?

Esistono le conoscenze, scientifiche e gli strumenti, ma non li usiamo. Perche’?
Per i costi? Balle!
Per incapacita’, sottovalutazione del problema, o menefreghismo.

Ognuno per la societa’ dovrebbe dare per quel che sa. Parlare con cognizione di causa, conoscendo la materia, almeno quel tanto che gli permetta di esprimere un consiglio, piu’ che un giudizio.
Tutto questo, oggi, sembra una bestemmia.

Ma la verita’ e’ che i cambiamenti climatici hanno leso cervelli e capacita’ di raziocinio, per una larga percentuale di popolazione. Al punto tale da non saper riconoscere le cause dagli effetti!
Tempi duri ci aspettano!

Immagine tratta dal web

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