Nel mondo
che vorrei non esistono rumori assordanti ma silenziosi canti che trasportano la melodia del mare, non esistono immagini brutali a sporcare gli occhi ma sfumature di blu che li allagano con uniche emozioni.
Nel mondo che vorrei esiste l’empatia che non necessita di troppe parole ma di silenzioso arrivare dove non si può vedere, non ci sono guerre ne rivalità soltanto la felicità di imparare da chi più sa e di migliorare ciò che ancora non va.
Nel mondo che vorrei esiste il rispetto troppo spesso confuso con la facile invadenza che non tiene conto delle diverse sensibilità e può far male e ferire attraverso le parole dette a metà.
Nel mondo che vorrei ci sono il profumo dell’erba bagnata dalla pioggia o quello del pane appena sfornato, che non riusciamo più a sentire per via dello smog che ci abbraccia mortalmente.
Nel mondo che vorrei ci sono sorrisi sinceri, onde di pace, maree di condivisioni ed aiuti e non recriminazioni antagonistiche di bieco razzismo e interessate appartenenze.
Nel mondo che vorrei non ci sono generi, non ci sono religioni, non esiste lo sfruttamento capitalistico ma si dà importanza al giusto che serve e non si spreca per compiacere un mercato al quale di noi non interessa nulla se non il nostro denaro.
Nel mondo che vorrei non si soffre ma si offre, aiuto disinteressato, calore di abbracci mancati, ascolto di cose che non si riescono a dire, sorrisi che illuminano momenti di malinconia.
Nel mondo che vorrei ci cono sempre albe che vale la pena fermarsi a guardare, porti sicuri in cui approdare, voli di gabbiani che donano quel senso di libertà, onde che cullano il cuore e lo portano aldilà del tempo sprecato a combattere per ottenere il nulla che poi comunque non ci appagherà.
Nel mondo che vorrei deve esserci tanto mare ad abbracciare la vita così come non smette mai di fare…
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