DI MASSIMO DE TOMMASO
Passeggiava sul bagnasciuga, appena disegnato dalle rarefatte strie rosate del tramonto, prima che la notte inghiottisse l’ultima manciata di luce.
La vide seduta sul bordo di un catamarano spiaggiato, in parte nascosta da un cappello a falda larga che lasciava scoperto solo uno zigomo sensuale e un collo delicato.
Le si avvicinò in controluce, riuscendo a catturare il suo sguardo, nel momento esatto, in cui lei tolse gli occhiali da sole e lasciò cadere la paglia sulla sabbia.
I capelli corvini si incresparono come onde ribelli tra le mani della brezza leggera che le soffiava sul viso. Le si avvicinò piano, sostenendo lo sguardo.
E quando fu a pochi passi, si fermò, raccolse il cappello e le chiese cosa mai avesse offerto al mare, perché lui le donasse tutti i suoi colori, da conservare in quelle iridi.
Lei sorrise, si alzò e, senza dire nulla, prese il cappello dalle mani di lui.
Poi si chinò piano e gli sussurrò all’orecchio una frase breve, che solo il mare riuscì ad ascoltare e che decise di portare con sé nella schiuma delle onde.
Immagine tratta dal web
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