Racchiusa come una perla
in una conchiglia
appena nata,
come un feto
venuto alla luce
da una gestazione sbagliata.
Intimorita dalla vita.
Sognante, rannicchiata.
Nella tua mano
posa i suoi sogni
la piccola fata.
Sogni fatti di speranze
tra i ricordi
di gioia e di rabbia.
Forte la tua mano
la solleva piano,
verso il cielo
e delicata vola
la poesia leggera.
Tra gli angeli si consola,
perdendosi
nello scorrere del tempo.
Come vento,
come sabbia
che sfugge dalle dita.
Come cielo, come padre
che la chiama a sé
in salita.
Come mano di roccia
che l’accoglie
con amore,
che Dio dona
alle anime spoglie.
In foto: una scultura di sabbia.
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