I vecchi non chiamiamoli vecchi
Chiamiamoli saggi, custodi di una vita vissuta, di guerre combattute, vinte e perdute.
Con il viso corrugato e segnato
Con le ossa scricchiolanti di lavoro e dolore.
Che ritornano bambini, bisognosi di affetto, di cure, di sorrisi…
Seduti su una sedia vedono scorrere la loro vita e con gli occhi lucidi sorridono, si guardano intorno ma non c’è nessuno.
Sono fantasmi che respirano, e non sono ancora morti, perché loro sono ancora vivi.
Fatela una carezza a questi “vecchi”, amateli, loro non smetteranno mai di accarezzarvi con la loro mano avvizzita…
Immagine tratta dal web
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