La nostalgia che ci prende con quella sensazione che viene dal profondo e che non ci sappiamo spiegare nel perché o da cosa viene provocata, magari in un giorno di pioggia.
Una sorta di limbo in cui sostiamo a riflettere immobili. Scorrono poi i ricordi disordinatamente ed agganciamo cose del passato, volti che non ci sono più, amori passati e finiti o bei momenti che abbiamo vissuto. Poi la tristezza o la malinconia e ci lasciamo cullare da quelle sensazioni che provochiamo e subiamo (“pioggia” di cui siamo “lacrima e guancia”).
La realtà infine ci fa uscire da quel “torpore esistenziale” (“treno del giorno”) e piano piano smettiamo quei pensieri e continuiamo stancamente la nostra vita (“Il volto stanco asciugherà”).
***
Nostalgia di questa pioggia
che nasconde i suoi perché
forse dall’anima è il passato
forse da un volto che non c’è.
E prende vita ogni ricordo
nelle immagini quaggiù
i volti cadono sul foglio
e come gocce scendon giù.
È un alzarsi in controvoglia
a una soglia di realtà
quando il vivere si spoglia
malinconia ci prenderà.
Vena e tristezza è questa pioggia
lacrima e guancia di un perché
mistero e petali del cuore
attesa è un viso che non c’è.
Veli al passaggio in questa vita
orfane assenze di altri se
quando nel petto arrende il cuore
e quel dolore tornerà.
Treno del giorno che accarezza
fischio e quel viaggio parte già
mondo è in cammino e bagna fretta
poi il volto stanco asciugherà.
Immagine tratta dal web
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