DI GRAZIELLA DE CHIARA
Novembre,
come il fiato appeso al filo del singhiozzo;
come un nodo in gola esploso dentro un pianto;
la rabbia d’un momento amaro da scordare,
parole acerbe appese al ramo ad accusare. . .
Nel freddo dei mattini, ancora trema il mare
e già si ode il canto, che annuncia presto il Natale.
Sorda è la sera, rema nei ricordi antichi;
non trova pace fra le guerre,
ancora guerre, di morti, uccisi
Novembre,
inizia tutto un po’ a gelare,
come fosse pieno inverno, questo vuoto da colmare
- Ogni memoria salvata è un atto di liberazione - 25 Aprile 2025
- Ogni uomo vive ancora - 25 Aprile 2025
- La principessa d’inventi di Sara Brillante - 25 Aprile 2025