Ombre sul palcoscenico

DI ELISABETTA DE MICHELE

Spegni quella luce,
che si vede il buio che ho dentro!
No! No no no no no…
Accendi la luce ti prego: ho paura del buio!
Il pozzo nero dell’oscurità ti inghiotte
Questa, è favola di bambina. Perché hai paura del buio?
(Sussurro) perché al buio si vede la mia luce
(Forte) che a me è oscura!
Tutto è visibile in realtà
Siamo noi a non volerlo vedere?
Un trucco e il gioco è fatto:
Il buio, dentro, si può mascherare,
così lo vediamo solo fuori.
La luce, dentro, ah brucia! Dio se fa male quando acceca!!
Non voglio essere accecata da lei.
No, no…
Preferisco le cecità del mondo.
L’ho letto in un libro:
L’apparenza inganna…
Nonna mi mostrava sempre il lato selvaggio delle coperte afgane che faceva all’uncinetto. Era così bello vedere la perfezione del susseguirsi di tutti quei quadrati colorati…dal lato bello. Li hai mai visti dall’altra parte? E allora rovesciala quella coperta. Si sta come appesi a tutti quei fili.
(Sussurrato) Il disordine…il disordine..il disordine…
(Forte) Fili indomabil!
Eccolo lì, il lato selvaggio.
Sono schegge che si staccano dal tronco.
Ma non è brutto.
È da conoscere.
E diverrà una piccola luce, piccolissima, molto tenue.
FsssssssSSSSSSSSS
L’ho ascoltato in una canzone:
C’è molto di più!
“Le gioie del più profondo affetto,
o dei più lievi aneliti del cuore, sono solo l’ombra della luce”
La luce
Un passo alla volta, un passo alla volta, un passo alla volta…
Nonna aveva ragione.
Te lo chiedo, ora, un’ultima volta: accendi quella dannata luce!

©® Copyright foto di Marzia Ortolani

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità