Orde barbariche

DI ANTONIO MARTONE

 

Quando sento il grido: “chi è con noi è un uomo virtuoso, chi non è con noi è indegno della considerazione pubblica”, quando le prese di posizione ideologiche divengono prevalenti sulla capacità di argomentazione razionale, quando m’accorgo che alcuni argomenti sono tabù e scatenano passioni pregiudiziali distruttive, quando vedo tutto ciò io mi allarmo. E mi allarmo sul serio!

Sosterrò sempre le ragioni del singolo. Le difenderò anche quando sono sbagliate, e perfino quando sono meritevoli di punizione, e questo per il semplice fatto che vengono da un uomo solo. A farmi paura, in verità, sono sempre stati gli uomini uniti in una falange violenta, mai i singoli che si sforzano, magari sbagliando, di pensare con la propria testa.

La democrazia ha bisogno di ragionamenti argomentati: rappresenta l’accoglimento di una durissima sfida alla complessità del mondo. La democrazia non ha affatto bisogno dell’odio di massa – peggio ancora quando tale odio è costruito dagli oligarchi del potere e dai loro servi.

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