Orsi: pellicce mimetiche

DI REDAZIONE

Col suo folto e bianco mantello peloso, l’Orso polare si mimetizza bene sulle nevi e isole ghiacciate attorno al Polo Nord.
Il suo cugino bruno si “confonde” invece tra terreno e tronchi d’albero, in Russia, America del Nord e Canada, ma anche in Italia (Abruzzo).
Gli Orsi bianchi hanno una stazza enorme, con un peso che arriva agli 800 kg, e una lunghezza di tre metri e mezzo.

Il loro corpo, grazie alla densa pelliccia e al largo strato grasso sottocutaneo, può resistere alle temperature molto basse. Carnivori, anche grazie alle buone capacità di nuoto, si nutrono soprattutto di pesci e di foche. D’inverno preferiscono scavarsi una tana nel ghiaccio per il letargo, in cui le femmine partoriscono due o tre piccoli.
Negli ultimi tempi, si assiste spesso a scene incresciose di orsi che a mala pena si mantengono a galla su isolotti di ghiaccio sempre più piccoli.

Purtroppo, il continuo riscaldamento globale causa lo scioglimento graduale di ghiacciai, riducendo sempre più il loro habitat naturale.
Al contrario, l’Orso bruno, che può arrivare ai 700 kg, non è in pratica molto carnivoro, poiché si nutre raramente di carne e piccoli invertebrati, preferendo mirtilli e miele. Nel Parco Nazionale degli Abruzzi, si nota quindi che l’Orso marsicano, a volte trovato in giardini dei centri abitati e nei campi attorno, rilascia feci rosa (e piuttosto “profumate”!).

Anche gli Orsi bruni nei freddi periodi invernali preferiscono stare al riposo in un letargo, che però non è completo, perché in giornate di sole escono in cerca del cibo. Ogni due anni le femmine concludono le gravidanze, dando alla luce due cuccioli per volta, molto accuditi per circa un anno, dopodiché imparano a procurarsi cibo, a cercare rifugio dai nemici, anche umani, a prepararsi un giaciglio per dormire.

Al di fuori di parchi non recintati, gli orsi marsicani possono incorrono in gravi pericoli:
caccia di bracconieri, che non rispettano i divieti
bocconi avvelenati, disposti dai pastori, per liberarsi da lupi e cani selvatici invadenti
attraversamento di strade con traffico.
Comunque sono stati realizzati progetti di ripopolamento in certe zone alpine, che potranno aumentarne il numero. A parte qualche episodio sgradevole e paure istintive davanti all’invasione del loro territorio, in generale gli Orsi bruni non sono aggressivi verso le persone della zona, anzi bene accetti e considerati simpatici bonaccioni.

Purtroppo sono capitati (rari) casi di assalti mortali di orsi verso persone, con successivo abbattimento di essi, nonostante le proteste di associazioni ambientaliste. In situazioni pericolose, bisognerebbe fuggire da loro, ma lasciandosi dietro qualche oggetto, che si fermano a raccogliere.

(foto da Pixabay)Pubblicità

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