Padova, curiosità: il caffè Pedrocchi

DI LILIA BOLZONELLA

A chi dovesse capitare di recarsi a Padova, di sicuro non può mancare un momento di relax in questo storico caffè di questa città.

Ma vediamo di sapere qualcosa a riguardo.

Antonio Pedrocchi, caffettiere bergamasco, decise, nei primi anni dell’800, di aprire a Padova “il Caffe’ più bello della Terra ” , affidando il progetto allo Jappelli.

È un edificio storico di Padova, uno dei tre “senza” della città, il Caffe’ “senza porte” perché un tempo restava sempre aperto ( gli altri “senza” sono il Prato della Valle, “il prato senza erba” e “il Santo senza nome”, la Basilica di S.Antonio da noi padovani chiamata semplicemente “il Santo “).

Il Caffe ‘ Pedrocchi era un luogo di incontri di intellettuali e letterati: Stendhal affermò che era “il miglior ristoratore d’Italia ” e rimase colpito nel vedere le donne sedute al Caffe’.
Nel 1842 venne inaugurato il “piano nobile” per accogliere feste e spettacoli, una parte oggi è adibita a “Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea ”

Le sale sono molto diverse l’una dall’altra e decorate splendidamente. Mi piace ricordare che la Sala Verde al piano terra è aperta a tutti senza dover ordinare nulla.
Nel 1891 muore Antonio Pedrocchi e il Caffe’ viene donato al Comune di Padova dal figlio adottivo Domenico Cappellato, con l’impegno di conservare per sempre il Caffè com’è.
Consiglio di assaggiare il caffe’ con crema di menta, molto gradevole.

Interni del Caffè

Entrata secondaria al Pedrocchi

Entrata dalla Sala Verde

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