Panorami della Sabina

DI FRANCESCO FRAVOLINI

Il panorama che possiamo vedere dalla Sabina è variegato e prevalentemente collinare. I territori dai quali si può ammirare una veduta mozzafiato mostra prevalentemente territori verdi, a volte ricchi di uliveti e zone completamente destinate al verde con piccoli boschi e ampie aree di verde.

Nel loro insieme c’è una ricca serie di paesaggi di vegetazioni con aspetti naturalistici-storici ed estetici di particolare interesse. Il panorama che può vedere il turista è composto da boschi misti, macchia mediterranea, querceti misti di ravella, cerro e carpino nero e orientale, faggete, vegetazione ripariale, prati e pascoli.

I boschi misti, di notevole entità e in genere governati a ceduo, sono prevalentemente di specie quercine caducifolie, come il cerro e la rovella in combinazione, a seconda dell’esposizione e la natura del terreno, con lecci, ornielli, carpini neri e con vari tipi di aceri. La macchia mediterranea, grazie alle notevoli condizioni climatiche, è tra le migliori del panorama appenninico.

Prati e pascoli si sviluppano tra le faggete, dove le formazioni di vegetazioni sono scarse a causa sia del carico eccessivo e non equilibrato del pascolo che per la natura calcarea del suolo. Lungo le sponde del Tevere e del Farfa, in dimensioni più ridotte, sono presenti diverse forme di vegetazione: il bosco di palude, la boscaglia alveare, fino al bosco ripariale.

La quantità di animali e la diversità delle specie presenti all’interno di un territorio, sono elementi indispensabili per classificare una zona nell’ambito naturalistico. Purtroppo, una modifica degli ecosistemi presenti, ha determinato la scomparsa di numerose specie dal panorama faunistico Sabino. Sono riscontrabili da documenti storici, trattati e della tradizione popolare, le sicure presenze del cervo, dell’orso, dell’aquila e più recentemente, del lupo e della lontra.

Nella zona soggetta a ceduazione o con forte presenza antropica, se da una parte non trovano più rifugio il lupo, la martora, la poiana e il picchio verde, vengono favorite, invece, specie comunissime come la volpe, il cinghiale ed il tasso che ormai sono stabilite in tutto il territorio.

©® Copyright foto di Francesco Fravolini

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