Papà mio

DI MARIALUISA VILLA

Sono contenta, papà, perché mi hai comprato questa bambolina con la faccia biricchina. Ha i capelli dritti come i miei e del mio stesso colore. Ha la linguetta fuori, si sta leccando le labbra. La mamma dice che è perché ha appena mangiato la cioccolata. La chiamerò Lucia e la terrò per sempre.

Dove andiamo questa mattina? Al mercato di Porta Palazzo? Wow! Io e te da soli? Fantastico! Giriamo per i banchi e compriamo delle cose buone da mangiare? Dai, siiii! No papà, non buttare per terra il nocciolo dell’oliva che hai assaggiato, non si fa! Mi fai ridere papà!

Ora corriamo mano nella mano a prendere il tram! Rido quando mi dici che qualcuno ci guarda pensando :” cosa ci fa quel vecchio con una fidanzata così giovane?” Sei buffo papà, mi fai sempre ridere!
Vieni papà, dobbiamo fare la prova con l’abito da sposa, dobbiamo provare la camminata. Ecco, io mi aggrappo al tuo braccio così sono sicura di non cadere, lo sai che ho i tacchi!

Avanti così, dalla camera al corridoio e poi in cucina. Ora torniamo indietro. Non farmi ridere, dobbiamo essere seri, papà!
Papà, mi porti davvero tu a fare gli esami del sangue? Lo so, lo so che non vuoi che salga e scenda da due pullman con il pancione. Sei il mio papà grande!

Ho un grosso problema papà, come devo fare? Sì, certo che mi fido di te.
Dici che se ci sei tu non mi devo preoccupare? D’accordo, sto tranquilla, se me lo dici tu. Io continuo ad aggrapparmi al tuo braccio, così sono sicura di non cadere.

Come stai bene papà, con il cappellino di carta da imbianchino! Grazie per aver dipinto la mia casetta! Sei un tesoro! Come farei senza di te?
Papà, sei pallido. Cosa ti senti? Niente non è possibile, dobbiamo capire perché, non fare i capricci.

Abbiamo un problema, papà. Ma tu devi lottare. Dobbiamo lottare insieme.
Dormi, papà. Io sono qui con te.
Lo so che devi andare, ma aspetta ancora un po’. Non lasciarmi ancora. Ho ancora tanto bisogno di te. Devo ancora appoggiarmi a te, per non cadere.

La notte è lunga, ma io sto qui con te.
No, non agitarti. Stai tranquillo. Ho capito. Dormi tranquillo, io ti tengo la mano. E ti lascio andare, papà.
Papà mio.

Immagine tratta dal web

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