In paesaggi d’ immobilità interiore
ascolto il silenzio.
La ritrosia di ricordi patinati
è sottile strato
di falsa brina,
freddo orlo di vetro
in nuvole di perplessità.
Cammino con passo leggero
su aggraziati vortici di colore,
in pieghe di ventaglio nascosto.
Vento tiepido e leggero
arpeggia fili d’ erba
strofinando aroma di stracci,
di cera intrisi,
a lucidare pavimenti di solitudine.
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