DI GIO LORELEY
Al per sempre
ci metto il per davvero.
Mi manchi per davvero
isola del mio cuore stanco.
Nei tuoi rigagnoli di pietre scorrono i miei ricordi,
la sosta notturna nel tuo cuore antico, ad aspettare l’alba fumante della tua dolorosa, indicibile bellezza.
I tuoi silenzi calanti sui miei,
capirsi senza parole, solo ascoltando il suono dei tuoi zefiri.
Il tuo corpo di roccia e sale
tante volte calpestato, tante baciato da lacrime e poesia.
Come una vera amica mi hai lasciata dormire nella ferma conca delle tue braccia, esauste, abbiamo scolpito tramonti indimenticabili.
Le nebbie della tua cima,
i tuoi baci sulla guancia salendo il monte,
la risata dolce del mare imbronciato.
Il tuo canto vivo d’estate.
Avrò lasciato cadere lì
da qualche parte
la mia anima,
chissà quando,
forse più di mille vite fa,
non si spiegherebbe il pianto del mio cuore a lasciarti per davvero, ogni volta che mi disperdo nel tuo sguardo di fuoco.
Isola del cuore stanco.
A volte, manchi più forte, quando l’arido vento di gelo cala su questo piccolo sipario e la nebbia ti nasconde al mio sguardo.
Spiegherei le ali, come di gabbiano nelle tempeste,
per ritrovarti anche solo per un istante, non per sempre,
ma per davvero.
(…)
Immagine tratta dal web
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