DI OTELLO AURELIO VALENTINI
Non esistono teoremi ne calcoli.
Le persone sono universi a volte dimenticati e spesso irrisolti.
Simili ma mai uguali.
Le identità sono infinite ed hanno imparato dalle stelle ad occupare spazi immensi.
Passioni, pensieri, condivisioni, sono pianeti che girano costantemente attorno ad esse.
Mio padre si emozionava spesso ed aveva lacrime per la vita che gli stava fuggendo poco a poco dalle mani.
Mia madre aiutava tutti fin da bambina.
Ho imparato da loro in maniera filiale a vivere intensamente e donare la mia mano quando serve ed a chi può servire.
Con calma e leggendomi dentro, ho imparato nel tempo che le persone sono buone e cattive assieme, nulla può scindere le due cose ed i chiaroscuri vanno messi in conto serenamente.
Spesso ripenso a tutti gli attimi vissuti pessimi e meravigliosi che siano stati e non rimpiango nulla. Mi ripeto spesso che il meglio deve ancora venire.
Restiamo in ascolto e facciamoci travolgere dalla curiosità perché ogni giorno è un giorno in meno.
Prepariamoci alla morte come una vetta inesplorata dalla quale poter vedere tutto il mondo.
Ricordiamoci che siamo nati persone ed è un immenso, infinito dono e se ci è stato regalato una ragione ci sarà.
Dobbiamo solo trovarla.
Pensiamo alla speranza come una sorella più grande con la quale uscire assieme e ridere di gusto.
Amiamo senza ritegno e senza timore.
Non dovremmo odiare nessuno ma cerchiamo di essere rivoluzionari ogni giorno.
Lasciamo eredità di memoria di modo che tra cent’ anni qualcuno potrà conoscerci senza averci vissuto.
Cerchiamo ad ogni istante la verità, soprattutto la nostra e non lasciamoci mai incantare dalle sirene di Ulisse. Se sapremo essere veri potremo ascoltarle senza farci legare perché saremo sempre più forti di qualunque canto ammaliatore.
Rubiamo tempo al reale per immergerci nel sogno.
Comprendiamo la differenza tra vero, verosimile e virtuale.
Abbracciamoci spesso perché la memoria inconscia abbia miele con cui nutrirsi.
Immagine tratta da Pixabay
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