Pillole di tempo per vivere meglio

DI FRANCO FRONZOLI

Sono seduto e guardo, rifletto ed adesso scrivo. Dobbiamo comprendere che ci sono delle pause obbligatorie, per dare un senso alla vita.

Anche sedersi ad un bar, guardare la gente, studiare la frenesia del camminare, essere autolesionisti per un poco leggendo un giornale.

Ma perché non vogliamo comprendere che la vita è fatta anche di pillole di tempo, che bisogna saper affrontare e vivere al meglio?

Vedo persone con la testa abbassata che sembra portino fardelli di problemi, che seppur ci sono, spesso vengono enfatizzati .

I pensieri vanno addomesticati, separati tra loro, per cogliere i migliori, sedersi gustandosi un caffè e guardare la gente che passa .

Quella gente che, chi più chi meno, porta i suoi problemi con sé, ma anche i problemi vanno investiti, selezionati, scorporati.

Ecco quella pausa di cui ho parlato all’inizio, quei dieci minuti, quella goccia di tempo può essere terapeutica.

Perché correre sempre quando camminando si arriva lo stesso alla meta, qualsiasi essa sia. Si perde l’autobus? Si prende quello dopo. Si è in fila con l’auto ( a Rapallo succede spesso ) , amplificate una conversazione con un interlocutore simpatico che racconta qualche barzelletta, o con la vostra fidanzata o con la moglie, oppure con l’amante, invece di restare in silenzio.

Il tempo passa e non ci se ne accorge, si arriva all’autostrada e non ci si rende nemmeno conto che sono trascorsi 35 minuti.

Dobbiamo usare la tecnologia , per attutire lo stress, una volta c’era il carciofo del Cynar, adesso, se usata bene, la tecnologia, si evita la coda alle Poste, basta un App, come dicono i “ colti “ .

Semplifichiamoci la vita, se possiamo, non guardiamo i talk dove ci sono politici che blaterano nauseabonde telenovelas, miserie propagandistiche.

Intanto, ho consumato i miei dieci minuti, anzi quindici, torno tra i comuni mortali, con un sorriso talmente ampio da fare loro invidia.

Sorridete, non potete pensare quanto dia fastidio a chi non vi apprezza, a chi non vi considera.

Sorridete!