Pino Corrias, «Fermate il Capitano Ultimo!». Una lettura che aiuta a comprendere meglio il nostro paese

DI FRANCO FRONZOLI

Pino Corrias oltre che giornalista e scrittore, è un analitico della storia contemporanea.

Nel leggere questo libro, molto bello ed interessante, ci si rende conto che “ Capitano Ultimo “ , avrebbe dovuto non arrestare Riina, non avrebbe dovuto mettere il naso sugli affare di Renzi, della Lega di Bossi e Salvini.

Non avrebbe dovuto attaccare il mondo della cooperative del Partito Democratico .

Non avrebbe dovuto mettere il becco sulla Finmeccanica, causando l’azzeramento dei suoi vertici.

Insomma, in sintesi, se non avesse fatto tutto questo, non sarebbe stato preso di mira dalle lobby, dai politici,  dai vertici dell’Arma dei Carabinieri.

Il Colonnello Sergio di Caprio, alias “ Ultimo “ , è stato segregato in una stanza del Comando Carabinieri Forestali a Roma.

È stato privato della scorta, di ogni mezzo di autodifesa, di ogni sostegno.

Ecco perché, se non avesse solleticato il “ potere “ , oggi sarebbe un uomo libero in tutti i sensi.

Ma cosa gli è venuto in mente di andare a dare un’ occhiata negli affari della Lega, Italia Viva, Partito Democratico, non sapeva che lo avrebbero bruciato?

Eppure, il Colonnello Sergio Di Caprio, ha fatto tanto per questa nazione.

Ha istituito ed istruito un gruppo di Carabinieri scelti, con i quali, in sei mesi ha arrestato Totò Riina ; non ci riuscivano ( o non volevano ? ) da anni.

Ha inferto ferite alla mafia, tanto che il boss Leoluca Bagarella aveva messo una taglia di 1 miliardo di lire , sulla testa di
“ Ultimo “ .

Ma in un paese come il nostro , in cui non si comprendono le differenze tra mafia e politica, tra potere e sottopotere, tra mafiosi e politici, non si sconfiggeranno mai le organizzazioni malavitose,che sono radicate nel paese.

Questa è una personale interpretazione del libro di Pino Corrias,  dubbi, perplessità, ipotesi che il testo ha generato in un semplice lettore, ma molto più articolato, preciso ed analitico è il contenuto del libro.

“ Fermate Capitano Ultimo “ , un titolo, un imperativo, che suona quasi come un ordine dato dal potere occulto.

Il Colonnello Sergio di Caprio , fa parte degli “ eroi scomodi “ , di quelli che non si fermano, che non scendono a compromessi.

E’ un uomo che potrebbe essere utile alle istituzioni per la sua capacità investigativa, e   potrebbe essere impiegato proprio per le sue doti, ma viene tenuto in una foresteria, lontano da tutto e da tutti.

A chi leggerà questo libro,  parrà di essere fuori dai confini della comprensione e dalla realtà.

Un’altra dimostrazione che spiega quanto, anche questa, sia l’Italia…

Immagine tratta dal web

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