Di Flora Gilda Pianta
Sono contrapposizioni volute
E metafore e giochi
Di pesanti sinestesie, ossimori,
Litote, gradatio.
Sono la retorica di una poesia bislacca
Che non so continuare
Che diventano roveto ardente
Visto da Mosè. E cominciamo a dire:
1) scegliere il tema
2) iniziare a pensare intensamente
Dal cuore sgorgherà il nesso causale
Di entità e sviluppo
Di bricolage e chiaroveggenza
Di fatti accaduti
Ed ironia e dolore dei fatti andati,
Come la compassione di un buddista
Che cova sensibilità:
Come sensibile è la mia indole
Che si appanna alla minima offesa
E procede in processione
Di un Cristo silente
Che si porta per strada, baciato dai più.
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