Forse è il tempo delle ore lievi tutte in fila ordinate come note di Schubert
La nuova età delle cose veloci e semplici
che fanno sorridere le persone anziane
e parlare in segreto tra loro cani e gatti.
Sta arrivando il momento che le streghe
tornino a smontare i dogmi,
che apostrofi e virgole parentesi ed accenti
lascino libere le parole di essere se stesse
raccontando una giusta verità
come voci bianche, nelle notti nere.
Torneranno a breve voci di mamme a
chiamare i figli nelle sere d’ estate
senza timori di orchi ed arpie.
Rivedranno la luce i giochi di bambini
dei corpi a contatto e dei sorrisi
rotolando su terra erba e polvere.
Avremo lieve ancora il tempo
delle piogge che accarezzano
e non travolgono case strade e sogni
Soprattutto conquisteremo silenzi profondi
ed ascolti dove l’ eco più non vince la voce.
E lasceremo eredità di memoria
dove gli specchi riflettono il senso
e non soltanto l’ apparenza.
Infine consegneremo eredità
Quei lasciti che piccole grandi storie
trasformano in pedagogia del vissuto.
E costruiremo libertà
Sterminate distese di libero arbitrio
dove condividere benessere e non ben avere.
Avremo un luogo nostro dove spegnerci
E se torneremo polvere
non sarà più cenere di idolatrie
Ma come un tempo polvere di stelle.
Immagine tratta dal web
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