Pomarico, borgo spirituale, immerso nella natura

DI ROBERTO CAFFO

 

Vedete questo grazioso paese? Si tratta di Pomarico, in Provincia di Matera, si trova sperduto in un paesaggio notevole per varietà di bellezze naturali.

Vi si alternano dolci colline, boschi incontaminati e gli immancabili calanchi, suggestive creste di argilla che rendono unico questo angolo d’Italia.

LE ORIGINI – Pomarico è uno dei borghi più antichi della Basilicata, a confermarlo sono le fonti storiche, che ci restituiscono notizie della sua fondazione, risalente al IV secolo.

Il primo insediamento, in realtà, fu Pomarico Vecchio, invaso e saccheggiato dai Saraceni. Di questo leggendario rione ne sono rimasti solo pochi ruderi.

La cittadina che oggi si può visitare ed ammirare, altro non è che il rione Castello, fondato nell’800 d. C..

Il paese lucano si offre al pubblico di visitatori e fotografi in tutto il suo scenario di case incalcinate, così ravvicinate da formare un reticolo di viuzze, impossibile non pensare di esplorare un luogo così.

L’ETIMOLOGIA DEL NOME – Molti studiosi si sono interessati alle origini del toponimo Pomarico, giungendo a formulare l’ipotesi che il borgo potesse trovarsi al centro di un territorio ricco in alberi da frutto.

Il segreto di questa curiosità starebbe nella radice del nome, Pomo, che farebbe riferimento alle mele.

Pomarico non sarebbe mai stata zona di produzione delle mele, piuttosto è un territorio vocato alla coltivazione dei fichi.

Sarebbe dunque il frutto settembrino a dare origine al nome di questo storico borgo.

COSA VEDERE – Pomarico è una cittadina profondamente spirituale, lo conferma la presenza di chiese di pregio artistico e una profonda devozione a San Michele, Santo protettore della cittadina.

Si consiglia, dunque, di visitare la Chiesa di San Michele Arcangelo, di impianto settecentesco, che conserva un’ammirevole statua lignea del santo Michele.

Non dimenticate di visitare il palazzo Donnaperna, prende il nome dalla famiglia che ne commissionò la costruzione, in epoca normanna, e conserva un ciclo di affreschi molto interessante.

COSA FARE – Non lontano dal centro abitato si trova il bosco della Monferrara, una riserva naturalistica dove si può ammirare una rigogliosa natura mediterranea, fatta di cerri, cespugli di mirto e lentisco, e imbattersi in animali graziosi, protagonisti di questo ecosistema, come volpi, istrici, faine e tassi.

FOLKLORE – Il 7 e l’8 maggio Pomarico commemora un evento che ha del miracoloso, risalente al Cinquecento: si tratta della liberazione dalla peste, un flagello che si considera sconfitto da San Michele, patrono della cittadina.

Proprio in memoria a questo evento, i fedeli donano grandi quantità di cera alla statua lignea del Santo, in segno di generosità e profonda devozione.

 

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità