Prende il via la biennale di architettura a Venezia

DI LUIGI de CAPOA

Al via la Biennale di Archiettura a Venezia. Grande appuntamenti quello del 2021 per il nuovo presidente della Biennale di Venezia Roberto Ciccutto che si è fatto carico di una non facile transizione, vista l’emergenza sanitaria.

Un anno di pausa forzata che, come ha raccontato lui stesso è stato usato per arricchire di contenuti, partecipazioni e collaborazioni la mostra.

L’ edizione di quest’anno riprende con maggiore forza quello che è stato la dichiarazione di base delle precedenti: è compito dell’architetto pensare a come abitiamo e abiteremo il Pianeta.

Non è un caso se sono sempre più frequenti le partecipazioni di scienziati e artisti. Ma tra le tante sfaccettature di un programma che conta 114 nomi partecipanto, c’è anche una volontà fattiva, con diversi plastici e proposte su materiali e innovazioni dei tessuti sociali.

Il percorso consiglierebbe di iniziare dall’Arsenale dove sono esposti i lavori appartenenti alle prime tre categorie: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities. Dopo la prima sala dedicata al rapporto con l’identità e il corpo si incontra uno spazio dedicato alla convivenza con altre intelligenze.

Il Padiglione Centrale dei Giardini dove si sviluppano i temi che riguardano l’ambiente e la nostra presenza sul Pianeta. La prima sezione guarda ai territori e alle biodiversità con analisi a volte di denuncia come nel caso di Gringo Cardia che ha voluto raccontare la storia di una popolazione amazzonica che crede che l’uomo nasca dagli alberi e il loro rapporto con il disboscamento dell’area.

Le restrizioni ancora vigenti in Italia impongono regole differenti rispetto agli scorsi anni. Il principale cambiamento riguarda il biglietto che deve essere acquistato online. La prenotazione dei giorni di visita, rispettivamente ai Giardini e all’Arsenale è obbligatoria, ma la scelta della data può essere effettuata anche dopo l’acquisto.

L’accesso alle sedi espositive è regolato dal controllo della temperatura e da un semaforo che regola l’affluenza. Inoltre, l’Arsenale è accessibile a senso unico per cui, una volta entrati, non sarà più possibile uscire dall’ingresso, ma si dovrà passare dall’accesso posto oltre le Tese delle Vergini.

Immagine tratta dal web

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