Si lasciano così le persone: “Mamma, papà, amore mio, ci vediamo all’ora di pranzo”
Tre vite un solo pazzo. Una tragedia che si poteva evitare se, un TSO fosse stato accolto e reso definitivo.
Lo sappiamo bene cosa significa non essere preventivi, non attuare azioni di contrasto immediate.
La mente lavora, gli episodi sono un’escalation, un’avvisaglia. Inutile giustificare, aspettare miracoli, la malattia psichiatrica non conosce storia o recupero contenutivo. Procede inesorabile, il tarlo, senza freni, disturba l’altrui vivere.
In mano un’arma, come giocattolo, puntato su bersagli mobili, non importa l’età e il motivo, colpi raggiungono e fermano per sempre, al suolo corpi, nessuna ragione razionale a un mezzogiorno di fuoco, senza pietà.
La pietas resta nell’aria e non esiste perché a colmare la perdita, l’atto è la conclusione.
I manuali specialisti fanno cumulo nell’immondezzaio delle miserie umane, casi non trattati fanno storia, vite spezzate fanno cronaca.
Che fallimento per tutta la società che non cura e non rileva un dato allarmante e non ne fa esperienza.
Maria Ronca, Sociologa
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