DI FANTINO MINCONE
Placidamente l’aurora
commuove la natura
tra onde di schiuma
con zefiro gentile
nel rifiorir di vita
fin nelle oscure pieghe
della pineta antica.
Anche i fiori danzano
stuzzicati dal vento
che s’intrufola nei campi
e le gocce di rugiada
ridestano la natura dormiente
nella bruma mattutina
tra i passi incerti sulla strada
verso il monte della serenità!
Invitata dal sole di aprile
con prati spalmati di viole
si sveglia e freme la serpe
tra le giunchiglie in fiore
strisciando tra le fratte
o l’erbetta nei maggesi.
Ondeggiano gli ulivi
al saluto del grecale
a rinverdir le chiome
dei marittimi pini
nei tepori vespertini.
Al tramonto nell’acqua
si specchiano le stelle
e il sonno della luna
acquieta le maree.
Il cielo mite illumina
i primi passi sulla sabbia
compatta e umida
di rugiadosa primavera
fino all’albeggiare sereno
nell’armonia dei cuori!
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