Profumi rari

DI ANTONIO MARTONE

Una pianta che cresce sul terreno arido mi intenerisce. Guardo il suo fusto martoriato e vedo che riesce a stento a difendersi dalle malattie che la insidiano. Nelle mie passeggiate in campagna, ne scorgo tante che non mi spiego come possano essere nate proprio lì – in quel posto tanto inospitale. Eppure quelle piante ci sono e, nonostante tutto, continuano a vivere. Posso lasciare loro soltanto una carezza: un segno della mia amicizia e del mio encomio per la loro volontà di vivere.

Mi capita di ritornare a trovarle in un’altra stagione, trovandole magari fiorite. No, non si tratta di fiori da esibizione tipici delle piante cresciute con tutte le cure. Sono fiori modesti, schivi, eppure luminosissimi e fieri che sembrano mostrare al cielo tutto l’orgoglio di chi è riuscito a farcela: il profumo è forte, intenso, saporoso e ha qualcosa di magico.

C’è in quei fiori una sostanza che è una distanza abissale dai fiori di serra. Non gli importa di non essere ammirati, conta soltanto ammirare il mondo: sono felici di aver portato al paesaggio una scheggia di colore in un luogo dove nessuno se l’aspettava.

Sono semplicemente felici di esserci, di esistere: solo questo importa. Hanno saputo trasformare le avversità in bellezza e, quando moriranno, i loro petali duri daranno alla terra più calore, più colore e profumo, di quanto non possano fare intere distese di fiori coltivati con tutte le cure per essere esibiti.

Di quanto amore per la vita c’è bisogno per fiorire – nonostante le avversità?

Immagine tratta dal web

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità