Qualche curiosità sull’Epifania

DI PINA COLITTA

Intanto diciamo che la parola Epifania significa rivelazione
improvvisa. Dal greco ἐπιφαίνω, epifàino che significa “mi
manifesto”.

Fin dai tempi antichi, inoltre, la dodicesima notte dopo
il Natale era ritenuta una notte speciale, dedicata alla luna, da qui
il termine epifania, come manifestazione della luce lunare.

Le Jour des Rois è l’Epifania francese, il giorno dei re o la Fête
des Rois. Dolce tipico di questo giorno è La galette des Rois, torta
dei re, rotonda, piatta, ripiena di marzapane e di una fava o fagiolo
che, chi riesce a trovarla/o diventa re o regina per un giorno.

Nell’antico Egitto e nell’antica Roma infatti il fagiolo era sinonimo
di celebrazione. In Spagna, i bambini riempiono le scarpe di paglia o
di grano per far mangiare gli stanchi cammelli dei Re Magi e le
appendono sui balconi o davanti la porta di casa. Il giorno dopo
trovano biscotti, caramelle oppure regali al posto della paglia e del
grano.

In altri paesi, latino-americani, il 6 gennaio è il giorno in cui i Re
Magi e non Babbo Natale portano i regali per i bambini. La lettera
infatti, in questo caso, non va ai Babbo Natale, ma ai Re Magi.

In Baviera, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, i ragazzi girano,
segnando le case con la scritta “KMB” o “CMB”, acronimo dei nomi dei
tre magi e il numero dell’anno in corso, per dare il benvenuto ai magi
e ricevere prosperità per tutto l’anno.

Infine in Russia, secondo il calendario ortodosso, il 7 gennaio è il
giorno in cui si celebra il Natale, lì i regali vengono portati dal
Padre Gelo accompagnato da Babushka, una simpatica vecchietta che lo
aiuta nella distribuzione dei doni.

 

Era sempre lei.

“Nonna, ai tuoi tempi c’era la Befana?

E la nonna sorride e dice: “Sì

Se mi ricordo! L’alba era lontana,

era ancor notte, non spuntava il dì:

ma presto andavo accanto al focolare

dov’era la mia calza ad aspettare…”

Mamma, ai tuoi tempi la Befana c’era?

E la mamma sorride e dice: “Si.

Era d’inverno, ma come primavera

mi pareva che fosse quel bel dì…

Mi alzavo quasi all’alba, in tutta fretta

e correva a cercar la mia scarpetta…”

E passa il tempo, il mondo avanti va:

e la Befana antica è ancora qui;

per i monti valli e isole e città

ritorna come un tempo, in questo dì;

è sempre lei, non può mutare più

perché c’è sempre al mondo gioventù.

 

Alessandro Galante Garrone.

Immagine tratta dal web

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