Quando il «potere sovrano» impoverisce il livello culturale

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

L’idea di vivere disprezzando il lavoro umile e produttivo, come quella di viaggiare nella societa’ due metri sugli altri, od ancora riempirsi di paroloni per nascondere la propria sciatteria mentale, sono sintomi che circolavano tra noi cittadini da anni, ma ci facevamo caso raramente.

Adesso, pero’, che la pandemia sta dividendo, chi serve da chi non serve, le reazioni dei finti detentori di poteri o titoli para-nobiliari, apparentemente intoccabili, cominciano a vacillare.

Questa gente, non trova più uno scopo di vita che gli permetta di ergersi al di sopra dei normali cittadini ed essendo priva di cultura reale, tenta goffamente di smarcarsi, tramite boiate sui social, quasi fossero i nuovi filosofi.

Tutto questo assomiglia molto al crollo dell’impero romano, facilitato dalla corruzione, l’ingordigia, l’interesse privato a discapito degli altri, come pure la perdita di valori quali il rispetto per le frange più deboli ed anziani delle popolazioni.

Non c’e’ da meravigliarsi più di tanto, quindi, che No mask , No vax e negazionisti di ogni evidenza appaiano sempre più motivati nella loro paranoia esistenziale e trovino sponde tra tutti i “nobili decadenti” o decaduti.

Speriamo che sia davvero il crollo di questo “Potere Sovrano”, che ha impoverito negli ultimi decenni il livello culturale e valoriale di un popolo intero.

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