Quando si parla di umiltà bisogna conoscerne il senso profondo, perché la parola, nell’analisi epistemologica è meravigliosa, ma poi se ci inseriamo contorni e sinonimi obsoleti si trasforma in altro.
Si è umili per natura, si è umili perché ci si nasce e se non si è capaci di esser critici di sé stessi, allora l’umiltà si trasforma in apparire e mentire agli altri per far credere ciò che non si è.
Quanto costa essere umili?
Molto, moltissimo…
Spesso si ingoiano parole per non dire, si tace perché si è superiori nell’animo e non si ha voglia di discutere con chi crede e lascia credere…
Non mi son mai piaciute questo genere di persone e quando le incontro le allontano.
Non mi piacciono quelli a cui dai tanto e se qualcosa va storto alla fine non hai fatto nulla.
L’ Umiltà, quella che conosco io, sa rimboccarsi le maniche a testa alta e proseguire per il suo cammino perché prendersela con gli altri non serve nemmeno a sé stessi.
Porsi delle domande a volte aiuta a migliorarsi quando si è capaci a farlo!
Invece no, si vive nella cattiveria, nella bugia perenne e col solito giochetto che attira chi non è a conoscenza della verità.
A volte mi domando, che fine abbia fatto la dignità o l’essere semplicemente sé stessi senza dover tirare in ballo altri che di dignità ne hanno abbastanza per tacere.
Inutile replicare le convinzioni, restano solo nella testa di chi è incapace a modificarle.
#grazielladechiara#
Immagine tratta dal web
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