Quando si è davvero liberi? ⋆ lo scrigno di pandora

DI SILVANA PINTO

La libertà, una parola che appena pronunci dà visivamente l’immagine di un falco arroccato su una montagna o un volatile ad ali spiegate in cielo.

Ci professiamo tutti esseri liberi ma lo siamo davvero? Basta guardare le persone nella profondità dei loro occhi, nel modo in cui gesticolano quando dicono con convinzione “io sono libero”.

Possiamo tutti affermare di essere liberi ma siamo consciamente o inconsciamente legati con catene a qualcuno o a qualcosa… uomini, donne, dipendenze, paure…

Uomini che si sentono liberi per qualche ora della loro vita, fuori dalle quattro mura e che, una volta varcata la soglia, guardano con rammarico quelle invisibili e tangibili catene che hanno un nome, che sono mogli o compagne, anelli di catene difficili da spezzare per paura o per convenienza o per l’occhio sociale che li fissa tronfio della sua vittoria, e loro uomini amareggiati per la loro sconfitta.

Donne incatenate a uomini che idealizzano ma che in realtà sono solo frutto di una visione distorta di quell’uomo che vorrebbero amare e dal quale vorrebbero lo stesso amore.

Così trascinano le loro gambe pesanti, impossibilitate a staccare queste dolorose catene :”io sono libera, faccio quello che voglio, lui per me non è nessuno” e con convinzione mentono a se stesse consapevoli di essere entrate in un labirinto dal quale difficilmente riusciranno ad uscire e volare.

Sapete quando si è davvero liberi? Quando si ha il coraggio di dire NO, di dire BASTA, di non farsi schiacciare da un piede che non merita nemmeno di sfiorarci.

La libertà ha un prezzo molto ma molto alto da pagare, la libertà è rinuncia, è sacrificio, è coraggio, è dolore, è pianto, è buio dal quale se si ha abbastanza luce dentro si può davvero volare anche restando a terra, con la consapevolezza di essere davvero liberi.

Per assurdo, viviamo in un mondo moderno, dove possiamo davvero avere tutto ma restiamo schiavi di noi stessi perché non ci amiamo abbastanza per combattere, per recidere quelle ingombranti catene.