Quel brindisi tra due mari

DI GIOVANNI DE LUCIA

I nostri flûte tra i due mari, piccole frasi per grandi sogni, magia e giochi di luce si riflettono oltre ogni tempo. Come contrabbandieri si correva veloci tra un “noi per sempre” e un “non ci lasceremo mai”.

Città vecchia figlia di Sparta, ci racconta di giovani sirene, guardiane di un antico amore. Che scherzi fa il mare con le sue vele, che veloci disegnano righi di poesia tra la spuma delle onde. Sento ancora il tuo profumo e i ricordi lavati dal sale urlano come burrasca.

Alzo lo sguardo, il mare chiama e al mare renderò la luce che ho rubato, istanti, illusioni e speranze. Mare, concedimi un’ultima magia, brindo con l’ombra di questo selciato, sai ho ancora quei due flûte.
“Donc je trinque à la mèmoire de cet amour, à la santé ma vie”

Immagine tratta dal web

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