Quella volta che ho giocato a fare il “furbacchione”

DI CARLO MINGIARDI

Stamattina, non so perchè,  mi è venuto in mente questo ricordo delle scuole medie. Avevo preso una nota sul diario dalla temutissima prof di italiano, credo si chiamasse Partesano, chi ha fatto le medie alla Manzi forse se la ricorda.

Piccolina, biondina, ma ti fulminava con il solo sguardo.
Dovevo averla combinata grossa quella volta, perchè non la feci vedere a mio padre, altrimenti per punizione mi avrebbe tenuto una settimana chiuso in casa, ma falsificai la firma, a modo mio, ma si vedeva lontano un miglio che l’avevo fatta io.

Il giorno dopo, l’ora di Italiano passa liscia tutta senza che la prof mi chiedesse di fargli vedere la nota firmata, non mi sembrava vero di averla scampata. Era ancora sull’uscio dell’aula ad aspettare il cambio, quando io preso da un impulso irrefrenabile mi alzo con il diario, vado al suo cospetto e le mostro la nota firmata da me, convinto di passarla liscia.

Mi guarda fissa negli occhi, e mi dice:
“Mingiardi sei proprio uno stupido, domani vieni accompagnato da tuo padre…”
Proprio stupido, l’avevo scampata, ma il mio orgoglio per aver falsificato la firma e magari farmi grande con i miei compagni mi spinse a fargli vedere la nota falsificata malissimo, e fui sgamato miseramente.

Devo dire che fin da ragazzo e poi per tutta la vita non sono mai stato un “furbacchione”, anzi se la devo dire tutta, sono anche abbastanza ingenuo.

Ho sempre cercato di vedere il lato buono delle cose, pagando pegno parecchie volte per questo.
Ma io preferisco così.

Immagine tratta dal web

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