Quell’attendere il nuovo anno, come se tutto, intorno, fosse normale

DI FRANCO FRONZOLI

Sempre con il massimo rispetto per chi la pensa diversamente, quest’anno si potrebbero cancellare quei festeggiamenti pagani, che caratterizzano queste festività.

E parlo anche dei festeggiamenti interiori, quell’attendere il nuovo anno come se tutto fosse normale.

Non ci vorrebbero le restrizioni per comprendere che è inopportuno, fuori luogo, il festeggiare in qualsiasi declinazione si voglia concepire.

Non solo per rispetto di quel numero atroce che devasta la nostra società, e che supera quella tremenda cifra di 70.000 mila decessi, ma anche per tutti i dolori e lacrime versate da chi non ha potuto stringere una mano, nel momento più terribile.

Non si può festeggiare, quando ogni giorno registriamo una media di 500 decessi, con il corrispettivo dolore che ne consegue.

Bisognerebbe uscire dal paganesimo materiale, dalla rincorsa al profitto, dal custodire merletti e allontanare sofferenze, anche altrui.

Mi spingo oltre.

Avremmo dovuto capire, da molto tempo, che la sobrietà è fondamentale per non farci coinvolgere dalla smodatezza, esagerazione, ingordigia.

Non parlo di clausura concettuale, ma di equilibrio, di non varcare i limiti del sobrio, della temperanza.

Essere capaci di guardare alla nascita di Gesù con occhi diversi, più inclini al suo vero e profondo significato.

La famiglia dovrebbe essere l’epicentro fondante ove gira tutto,
anche le riflessioni, le meditazioni ; non certo le esaltazioni.

La vita ci insegna che è inutile avere ricchezze se poi manca la salute, la serenità, pillole di felicità.

È inutile arrampicarsi sgomitando e scalciando, quando qualche ramo dell’albero si può rompere da un momento all’altro.

Considerazioni

Siamo più abituati ad ascoltare le parole di falsi filosofi che quelle di un grande sacerdote : Papa Francesco.

Siamo più abituati a leggere profanazioni del lessico, di mediocri argomenti, invece di alte poesie.

Ci stiamo abituando più a seguire una partita di calcio che il comportamento dei figli.

Più il nulla che il tutto.

Stiamo pagaiando su ripide pericolose,  sul fluttuare di di onde infide.

Siamo ancora in tempo per trovare il giusto orientamento, ma dobbiamo seguire la bussola, non le sirene.