Questa mia solitudine creativa

DI FRANCO FRONZOLI

 

Vi parrà un paradosso ma il Covid 19 , mi ha insegnato che si può vivere bene anche con la solitudine purché sia

Creativa.

È da tempo che ho ristretto i tempi della mia presenza esteriore ed ho cominciato ad usare quella interiore.

Potrebbe essere una vita monotona, sempre eguale, ma non lo è perché costruisco luoghi, paesaggi, dialoghi, considerazioni e soprattutto

Riflessioni.

È un mondo creato dalla mente, in parte fantasia ed in parte realtà, in parte impegno ed in parte disimpegno.

La solitudine non è stare da soli, ma essere soli tra tanti, la peggiore è quest’ultima.

La prima solitudine è fatta di costruzioni, di lettura, di creazione, di interesse per ciò che nel mondo esiste, palpita, oppure sonnecchia.

Si può mutare il virtuale in presenza, l’essere in esistere, il rosso in giallo, il sapore in odore.

Non è un gioco di prestigio, è vita reale, anche se particolare, è un silenzio a più voci.

È uno stare vicini ad altri, quasi in senso metafisico, decriptare messaggi che arrivano dal mondo, costruire favole e racconti, disegnare immagini su muri virtuali.

Sistemare idee nella biblioteca della mente, fare pulizia di ciò che è supefluo, dare nuova vita a vecchi pensieri.

Chiudere una finestra se fuori piove, oppure spalancarla ad un nuovo sole.

Far diventare gli affetti sempre più profondi, tramutare una lacrima in sorriso coinvolgente.

Senza creare miti, senza aforismi.

La mia solitudine che chiamo creativa, è fatta di sostanza e di evanescenza.

È una solitudine mite, direi quasi amica, che ti cammina affianco senza dire niente.

È un modo per scacciare quello che ha sapore di violenza, quel sapore nauseabondo di sete di potere, quel nutrirsi del dolore altrui, quell’odio permanente.

È un mondo tutto nuovo, senza disincanti, costruito apposta in un silenzio coinvolgente.

Mi nutro di poesia, di canzoni armoniche, di panorami lontani ed anche a me vicini.

Questa solitudine, che mi sta vicino, come un’ombra virtuale, o un buon vicino.

In questo mondo, fatto per non soffrire, non cadono ne ponti e tantomeno funivie…

Immagine tratta dal web

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