‘Penso al poeta Franco Arminio, da lui ho imparato l’idea che sia necessario lasciarsi contaminare dall’impensato:
“La vita può sempre portare delle situazioni nuove, dobbiamo mettercelo in testa, possono essere belle o possono essere terribili.
E questo è il mistero.
Noi non dobbiamo mai ridurre la quota di mistero.
Noi non sappiamo cosa ci può accadere tra un’ora.
Se noi tendiamo a rendere prevedibile la giornata, a fare solo cose programmate, a sapere già cosa faremo questa sera alle otto, allora un po’ si impoverisce la vicenda umana.
La vita è una danza tra mistero e cose conosciute, l’impensato è una grande risorsa”.
E poi ho scritto un libro che mai mi sarei immaginato di fare.
Su mia madre per parlare di memoria, di come si superano i dolori e le difficoltà, di come si possa amare la vita anche dopo le peggiori tempeste.
E’ ciò di cui tutti abbiamo bisogno ed è quello che vi auguro con il cuore per l’anno che ci aspetta’.
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