DI ELISABETTA FIORITTI
Sono stanco, sai.
Ma proprio della vita,
delle delusioni,
delle persone che ti voltano le spalle
senza motivo
d’improvviso
E di quel confine tenue
sempre più sottile
tra l’intellegibile
e questa Terra
così dura
e meravigliosa
Dove spuntano le petunie
dai sassi
dove muoiono i bambini tra le stelle
e la musica esplode
dal cinguettio degli uccelli.
Sono tanto stanco
Vorrei dormire
Qui sul prato spoglio
Aspettando che cresca l’erba verde
E ritorni l’amore
tra la gente
Ho fatto quel che potevo
Sai, non mi hanno visto.
Solo il cielo
E le sue nuvole
E l’acqua del mare
E quel piccolo storno
sul ramo più alto dell’albero
che canta instancabile
Verso la vastità del Cielo.
Immagine tratta dal web
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