Raccomandata: cosa succede se non viene ritirata?

Raccomandata: cosa succede se non viene ritirata?

È piuttosto diffusa l’idea che il mancato ritiro di atti giudiziari o raccomandate possa essere una soluzione nel caso in cui il destinatario tema azioni sfavorevoli.

In realtà non è così….non ritirare la posta non mette al riparo dalle conseguenze del contenuto delle missive, sia che si tratti di corrispondenza ordinaria, sia che si tratti di atti giudiziari.

Quando il postino non trova fisicamente il destinatario presso la residenza oppure quest’ultimo rifiuta di ricevere quanto inviato, la busta viene portata in giacenza e ciò comporta, comunque, l’avvenuta ricezione da parte del destinatario allorquando risulta trascorso un determinato lasso di tempo.
Attraverso, infatti, il meccanismo della compiuta giacenza il legislatore ha introdotto una “finzione giuridica” per impedire il blocco della notificazione dal lato mittente. La legge, in altre parole, prevede una presunzione di conoscenza: ciò significa che la conoscibilità produce gli stessi effetti della conoscenza effettiva.

Più precisamente, per quanto riguarda le normali raccomandate, la compiuta giacenza si verifica nel caso in cui il destinatario non le ritiri entro trenta giorni.
In caso di atti giudiziari, invece, il termine per la compiuta giacenza è molto più breve, ossia dieci giorni, trascorsi i quali al mittente viene restituito l’avviso di ricevimento, nel quale è specificata la data in cui si è perfezionata la compiuta giacenza e, quindi, la notifica.

Concludendo….non vi è scampo alla ricezione di un plico!

Il consiglio?…Quando ricevi una raccomandata o atto giudiziario, l’unica furbizia è quella di leggerne il contenuto in modo da potersi, eventualmente, attivare e non aver, poi, pregiudicata la propria difesa.

(Fonte: FaroGiuridico)

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità