di Flora Gilda Pianta
Ragazzo.
Lo conobbi, un giorno,
un ragazzo tanto audace da accorgersi
della mia sensibilità e timidezza.
Faceva di tutto per ingannarle
Per farmi dire un po’ di me,
della mia vita sospesa,
della mia follia di poco conto
e mi spronava con lusinghe
senza nessun tornaconto personale
se no quella di un’ umanità buona,
che a cercarla ancora esiste.
Come esiste l’empatia di anime similari
che conversano e si riconoscono
allo specchio di un mondo agitato,
che poco presta attenzione all’amore,
che tutto fa girare,
ed all’amicizia vera come un’alleanza.
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