Responsabilità, questa sconosciuta

DI RICCARDO ANCILLOTTI

Siccome il ‘senso di responsabilità’ è una parola che riempie le nostre chiacchierate giornate, credo che sarebbe bene farne un ‘corso di laurea’, per tutti coloro che intendono andare a ricoprire incarichi per la collettività, o comunque di diverse altre persone.

La responsabilità, è materia ostica e lo si deve sapere prima di prenderla.
La responsabilità, non si sceglie, ma si ha e basta.

La responsabilità, anche se non si è conseguita per un merito reale, (fenomeno tipico, di una società evoluta solo esteriormente !) presuppone, perlomeno, che si sia capaci di riconoscerla e che si debba agire di conseguenza; sempre e comunque fin tanto che la si detiene.

La responsabilità, non autorizza nessuno a discernere, tra ciò che ‘sarebbe più giusto’ o ‘sarebbe più sbagliato’, ma la si carica sulle spalle e la si porta fino in fondo, senza piaggerie di sorta.

La responsabilità, non rende eroi, come non deve portare con se la fama, ma deve solo guadagnarsi il rispetto di averla ricoperta con successo.

La responsabilità, certo come tutte le cose della vita, può venir meno, anche ‘in itinere’, e può essere una ‘perdita’ dovuta ad una ‘decadenza’, od un ‘passaggio’.

Ma se viene meno per scelta individuale, si chiama ‘irresponsabilità’, che potrebbe essere materia di studio prossimamente

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